Approfondimento di Bruno Mafrici sul diritto privato d’impresa

Il diritto privato d’impresa, anche detto diritto commerciale, è una branca del diritto privato che regola l’esercizio dell’impresa e le attività imprenditoriali, sia da parte del singolo che di società e organizzazioni. Esso regola infatti i rapporti attinenti alla produzione e allo scambio della ricchezza, nello specifico regola gli atti, le attività ed i contratti conclusi tra gli operatori economici e tra essi ed i loro clienti privati.

Su questo argomento scrive il consulente ed imprenditore Bruno Mafrici, insieme all’Avvocato collaboratore del blog, di cui leggiamo e pubblichiamo questo interessante approfondimento sul diritto d’impresa, data la sua lunga esperienza e professionalità da anni in questo ambito. Come ci ricorda anche Bruno Mafrici nel suo blog, possiamo datare l’origine del diritto d’impresa al 1553 circa, quando il giurista Benvenuto Stracca pubblicò il “De marcatura seu mercatore tractatus”, con il quale per la prima volta il diritto d’impresa veniva considerato un complesso di norme a sé stante e ben distinto dal diritto canonico e da quello civile, in quanto sempre aggiornato e rispondente alle nuove necessità ed alle mutevoli esigenze della società. La necessità di creare una specifica regolamentazione era nata infatti durante il Medioevo, quando la rinascita dei commerci mercantili e la scoperta dei nuovi continenti incrementarono le attività commerciali, dando luogo all’esigenza di disciplinare tali rapporti commerciali. Proprio in questo periodo infatti vennero istituite le prime norme di tipo consuetudinario e di conseguenza i primi registri dei commercianti, le varie specie di società, le cambiali, gli affari di banca, le assicurazioni, ecc.  Tra gli argomenti fondamentali in materia di diritto privato d’impresa spicca il ruolo dell’imprenditore, ma sono compresi anche argomenti quali le procedure concorsuali, i contratti, i titoli di credito, il controllo sulla concorrenza sleale e la tutela dei diritti distintivi delle imprese.

Per quanto riguarda la sua collocazione nel codice civile, come ci ricorda anche Bruno Mafrici nel suo blog, tale disciplina è contenuta nel quinto “Del lavoro” del codice civile, che contiene alcune norme iniziali dedicate al diritto commerciale ed ormai abrogate, perché erano norme dell’ordinamento corporativo. Tali norme introduttive del libro quinto sono infatti vigenti solo in parte e sono relative al lavoro, mentre la disciplina del diritto d’impresa intesa com’è oggi è collocata più precisamente nel titolo secondo del libro quinto, con la norma introduttiva che è proprio quella l’articolo 2082, quello che contiene la nozione di imprenditore. Concetto introdotto per la prima volta nel 1942 e che aveva acquistato una valenza pregnante solo dopo la rivoluzione industriale, laddove è diventata forse preponderante anche sul piano di rilievo economico la figura dell’imprenditore che produce. Oltre al puro soggetto di imprenditore, tali norme comprendono anche la definizione di impresa, le distinzioni dal punto di vista giuridico tra piccoli imprenditori ed imprenditori medio-grandi, tra imprenditori agricoli e imprenditori commerciali, ecc. Altro importante ambito d’azione del diritto commerciale è la definizione di società, insieme alla nozione del contratto di società, dei vari tipi di società, delle mutue assicuratrici e dei contratti di associazioni.